Il premier Giuseppe Conte frena sulla revoca delle concessioni ad Autostrade. Il Pd resta cauto, Di Maio in pressing sul Presidente del Consiglio. Ma i discorsi slittano al prossimo anno.
Con la crisi sulla manovra (quasi) alle spalle, tra il premier Giuseppe Conte e Luigi Di Maio si prospetta una nuova crisi all’orizzonte, legata alla revoca delle concessioni ad Autostrade. Di Maio, come noto, continua a spingere perché il governo intervenga nell’immediato liberando le autostrade dai Benetton. Sembra invece decisamente più cauto il Presidente del Consiglio.
Ricostruzione del Ponte Morandi, parola alla Consulta sull’esclusione di Aspi
A sparigliare le carte ci ha pensato il Tar sulla Liguria. Chiamata in causa da Atlantia, che si è opposta all’esclusione di Aspi dalla ricostruzione del Ponte Morandi, il Tribunare ha deciso di affidarsi alla Consulta. Insomma, qualche sospetto costituzionale c’è ed è bene che le autorità competenti si esprimano.
Giuseppe Conte frena sulla revoca delle concessioni ad Autostrade
In questa situazione, decisamente complessa, Giuseppe Conte, che non dimentica i trascorsi da avvocato, sicuramente non vuole commettere passi falsi e si muove con maggiore prudenza rispetto a Luigi Di Maio, decisamente più rampante ed esuberante. Il leader del Movimento 5 Stelle avrebbe voluto arrivare alla revoca delle concessioni addirittura prima di Natale. Il suo progetto sembra destinato a scontrarsi con la posizione del presidente del Consiglio che invece prende tempo e attende che i suoi colleghi togati si esprimano intanto sul caso del Ponte Morandi.
Conte sta aspettando che il quadro giuridico sia più chiaro e che soprattutto siano chiari i risvolti penali legati al mancato controllo di Aspi sulle infrastrutture. E resta da chiarire se anche il Ministero competente possa avere delle responsabilità. A differenza di quanto possa suggerire il buon senso, la partita tra il governo e Autostrade si gioca sul filo del rasoio.
Il Pd dalla parte del Premier
Anche il Partito democratico è sulle posizioni di Conte. I dem hanno aperto all’eventualità di procedere con la revoca delle concessioni ma non vogliono commettere errori grossolani solo per avere un buon impatto sull’opinione pubblica.
Di Maio in pressing su Conte
Alla fine, in stile Tav, la decisione finale dovrebbe spettare al Presidente del Consiglio, costretto già in questi giorni a smarcarsi dal pressing di Luigi Di Maio. E sul caso Aspi il rapporto potrebbe incrinarsi. Definitivamente.